SASSARI - In Italia, ogni anno vengono uccise in media 100 donne dal marito, dal fidanzato o da un ex che ha confuso l'amore con il possesso. Una donna su tre tra i 16 e i 70 anni ammette di essere stata vittima, almeno una volta nella vita, dell'aggressivita' di un uomo. Nella quasi totalità dei casi le violenze non vengono denunciate. Dal 2006 il Dipartimento per le Pari Opportunità ha creato, mediante l’attivazione del numero di pubblica utilità 1522, un servizio pubblico che risponde 24 su 24 su tutto il territorio nazionale, per fornire ascolto e sostegno alle donne vittime di violenza. Per sensibilizzare l'opinone pubblica ed incoraggiare tutte quelle donne paralizzate dalla paura o dalla vergogna di chiedere aiuto, la Cinemascetti ha realizzato uno spot.

Il set del video, diretto dalla regista Viola Ledda, è stato allestito presso i locali del Centro Artistico Polifunzionale "La Voce in Musica": il nuovo punto di riferimento cittadino per la cultura e per la formazione artistica dei giovani. Nel cast oltre alle attrici formate nel laboratorio del Centro di Aggregazione Poliss e la partecipazione di Paola Dessì del Teatro S'Arja, tantissime donne comuni: madri, figlie, mogli che hanno deciso di prestare il proprio volto per questa importantissima causa. «Sul set si sono creati dei momenti di forte emotività ed alcune donne hanno pianto realmente davanti alla telecamera - afferma Viola Ledda che ha basato il proprio lavoro registico sulla spontanietà delle interpreti, seguendo i principi espressivi di liberazione interiore del neorealismo».

Per la riuscita dello spot (a breve online) è stato fondamentale l'apporto di una squadra di truccatori professionisti che hanno disegnato nei volti delle donne i vari segni della violenza. Utilizzando le tecniche di make-up del cinema horror, è stato possibile creare delle immagini suggestive ed iperrealiste di grande effetto. La colonna sonora è stata composta dalla Voice'n'Music band di Sassari. Il video rappresenta per la Cinemascetti una nuova scommessa multimediale. L'associazione è infatti da sampre impegnata in svariate battaglie sociali, attraverso la divulgazione di film e documentari già apprezzati in contesti prestigiosi quali il Festival di Roma, Mediaset e Cannes. «L'audiovisivo deve essere uno strumento di denuncia ed impegno civile - conclude Viola Ledda - e noi che facciamo questo mestiere, abbiamo l'obbiligo di sentire questa grande responsabilità».

Nella foto: alcune delle donne sassaresi protagoniste