La biblioteca comunale di Sennori ha accolto la scrittrice internazionale finalista del premio Andersen 2013 con la sua ultima creazione, “L’indimenticabile estate di Abilene Tucker”
SENNORI – La biblioteca comunale di Sennori ha accolto giovedì pomeriggio la scrittrice internazionale Clare Vanderpool, finalista del premio Andersen 2013 con la sua ultima creazione, “L’indimenticabile estate di Abilene Tucker”. L’incontro ha inaugurato le iniziative del Festival della letteratura per ragazzi LibrOltre, che si terrà tra il 2 e il 10 maggio. Il progetto patrocinato quest’anno dal comune di Sassari, Alghero, Sennori e realizzato con la collaborazione della libreria Koinè di Sassari e libreria Emmepi di Macomer, è stato ideato da un gruppo di insegnanti e operatrici culturali che da sempre crede nel ruolo della scuola come promotrice di cultura nel territorio. Ad accompagnare la scrittrice americana l’interprete e traduttrice del libro Aurelia Martelli, l’incontro è stato moderato dall’insegnante e tra le promotrici del festival Speranza Serra, che durante il dibattito ha letto alcuni brani del libro, coinvolgendo il pubblico in sala. A rappresentare il comune di Sennori, era presente l’assessore all’istruzione Gianfranco Piga.
“L’indimenticabile estate di Abilene Tucker” è un romanzo traboccante di storie che offre molti livelli di lettura e diversi registri linguistici. Clare Vanderpool sorprende con l’avventura, il noir, l’ironia, misteri da scoprire, in una lettura godibile, spassosa, ma che riesce ad essere toccante nella giusta misura. Siamo nel lontano 1936 in Kansas, negli anni della grande depressione e del proibizionismo e la giovane Abilene è cresciuta insieme al padre, suo unico punto di riferimento, senza fissa dimora e vive di espedienti, piccoli lavoretti, continui spostamenti. La storia ha inizio quando suo padre decide di mandare la ragazza a Manifest, una cittadina mineraria, dove l’uomo ha vissuto da giovane. La ragazza resta spaventata e incuriosita all’idea di questa nuova esperienza.
Nel suo percorso troverà personaggi che la guideranno sulle tracce della storia di Manifest, che sembra tutti vogliano dimenticare ad eccezione dell’indovina e medium miss Sadie, l’unica che custodisce un doloroso passato. Abilene troverà una scatola contenente oggetti e una mappa e questo sarà il pretesto per andare avanti. Il racconto nel quale la protagonista troverà le sue radici è un racconto di solidarietà, di povertà, di avventura, di riscatto, ma è anche una storia di dolore di perdita e di rinuncia. «E’ un libro molto istruttivo - esordisce Speranza Serra - intanto è scritto molto bene, la ricerca storica è molto approfondita». Il libro di Clare Vanderpool prende spunto dalla storia della sua famiglia, in particolare da quella dei suoi nonni e zii. L’autrice ha raccontato che attraverso lo studio di articoli di giornali dell’epoca, delle fotografie in bianco e nero, la scrittrice americana ha avuto l’ispirazione per creare un’opera di ottima letteratura e descrizione storica.
«Ho iniziato con alcune fotografie dell’album di famiglia. Una foto del 1918 che ritrae mio nonno vestito da soldato (partecipò alla prima guerra mondiale), mi ha ispirato per la creazione di un personaggio della storia - rivela Clare Vanderpool che nel romanzo affronta anche il tema della guerra. Durante la stesura del romanzo, ho capito quanto sia importante conservare i ricordi personali, importanti per la nostra pace interiore e per la nostra serenità – afferma la scrittrice che aggiunge – nella mia vita è stato sempre importante il concetto di luogo. Sono nata e cresciuta e vivo tutt’ora in Kansas, un posto con paesaggi di una bellezza sconfinata e tutto questo ha influito molto sulla mia formazione». «La trama è costruita in maniera tale da tenere il lettore incollato alle pagine fino alla fine, ricco di colpi di scena, affronta temi quali l’appartenenza alla comunità, il senso di appartenenza delle proprie radici, esalta il valore della solidarietà e dei più deboli e la possibilità di riscatto. Invita a riflettere a guardare oltre le apparenze, condanna la guerra e il dolore che questa porta con sé – spiega Speranza Serra che conclude – per tutte queste caratteristiche lo definirei un libro molto educativo».
Nella foto: Vanderpool al Festival LibrOltre
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