Carmelo Spada
13 aprile 2013
Percolato, ipotesi Porto Torres: parla Denegri
L’assessore all’Ambiente della Provincia di Sassari Paolo De Negri dichiara: La provincia di Sassari non sa nulla di questa nave e del suo carico, i nostri uffici si stanno attivando per fare tutte le verifiche di competenza ed evitare brutte sorprese

SASSARI - Dopo lo scampato pericolo per Olbia potrebbe arrivare a Porto Torres, la nave dalla Sicilia con il suo carico di 3 mila tonnellate di percolato inquinante derivato dai rifiuti della discarica di Palermo. Questo sarebbe il primo dei 10 carichi per complessive 30 mila tonnellate che potrebbero riversarsi sulla Sardegna. Tale apporto di spazzatura “liquida” - proveniente dall’altra isola - dovrebbe fare i conti con il nostro piano regionale per lo smaltimento di rifiuti e con le discariche attualmente funzionanti nel nord-Sardegna, quasi al collasso. Come accade alla discarica di Spirutu Santu nella quale conferiscono i rifiuti indifferenziati diversi comuni della provincia di Olbia-Tempio.
E anziché pensare ad una seria politica di riduzione e smaltimento corretto attraverso il riciclaggio dei rifiuti solidi urbani, si ipotizza la scorciatoia della trasformazione in inceneritori dei cementifici sardi (Samatzai, Siniscola e di Scala di Giocca), questo ulteriore apporto di percolato dalla Sicilia appare del tutto paradossale e incomprensibile anche all’assessore all’Ambiente della Provincia di Sassari Paolo de Negri che ha dichiarato: La provincia di Sassari non sa nulla di questa nave e del suo carico, i nostri uffici si stanno attivando per fare tutte le verifiche di competenza ed evitare brutte sorprese.
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