A Sassari niente corso di laurea in Sistemi di elaborazione e tecnologie dell´informazione. Le parole di Antonietta Mazzette, direttrice del dipartimento di Scienze Politiche dell´università degli Studi di Sassari
SASSARI - «E' un atto arbitrario dannoso per la democrazia e rappresenta un impedimento ai docenti di fare il loro dovere» è il commento della direttrice del dipartimento di Scienze Politiche Antonietta Mazzette sul rifiuto del Senato Accademico e del consiglio di amministrazione dell'Università di Sassari di istituire il corso di laurea in Sistemi di elaborazione e tecnologie dell'informazione. «La bocciatura sull'istituzione di questo corso di laurea significa inoltre arrecare un grave danno al territorio» ha ribadito la direttrice nella conferenza stampa di stamattina dove ha ricordato che il corso un anno fa era stato approvato dal senato accademico, dal cda e dal comitato di valutazione ma non aveva superato l'esame del Coreco, comitato regionale di controllo.
«In seguito alla richiesta da parte del rettore dell'Università di Cagliari di cambiare il nome originario del corso, inizialmente Ingegneria dell'informazione, abbiamo deciso di apportare la modifica richiesta e aprire anche il dialogo con il dipartimento di ingegneria» ha continuato Mazzette spiegando che a quel punto il problema sembrava risolto. «Un anno dopo invece è arrivata una seconda risposta negativa da parte del senato e del cda con unico voto a favore nel cda del rettore dell'Università di Sassari Attilio Mastino». A quel punto il Dipartimento ha chiesto una spiegazione. «In un contesto di crisi economica e di stabilità del quadro di riferimento normativo non ritiene al momento di procedere a fornire un parere positivo sull'istituzione del corso» è stata la motivazione del senato accademico. Risposta ritenuta insufficente e superficiale dal Consiglio di dipartimento che in una mozione chiede al rettore di confermare in un documento pubblico che l'istituzione del corso di laurea in Sistemi di elaborazione e tecnologie dell'informazione rientra nel programma di sviluppo strategico dell'ateneo, impengando il cda a rivedere la sua decisione e istituire questo corso di studi per l'anno accademico 2014/2015.
«Una denuncia che non avremmo voluto fare» ha detto la professoressa che ha sottolineato come «da questo atto di accusa va tenuto fuori il rettore Attilio Mastino che ci ha sempre sostenuti per la creazione di questo corso». «Oltre 200 persone ogni anno vanno a studiare questa disciplina fuori dalla Sardegna» ha spiegato Enrico Rosso, vice direttore del Dipartimento e responsabile del corso. «Inoltre sarebbe l'unico corso di laurea di ingegneria dell'informazione in tutto il territorio regionale» ha continuato Rosso evidenziando l'importanza dei possibili risvolti occupazionali all'interno di aziende, privati e anche enti pubblici.
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