Il servizio di erogazione era stato sospeso dal gestore unico lo scorso 13 settembre. Il giudice ha accolto il ricorso della società che gestisce la struttura e ripristinato il riallaccio. Un precedente rispetto alle numerose cause aperte in città secondo l´avvocato algherese Andrea Delias
ALGHERO - Abbanoa è dovuta tornare sui suoi passi e provvedere al riallaccio dell'acqua nell'Hotel Capo Caccia di Alghero. Il servizio di erogazione, infatti, era stato sospeso dal gestore unico lo scorso 13 settembre, quando alcuni operai erano intervenuti nella struttura e asportato il contatore. Un disagio enorme per l'azienda costretta a rifornire l'acqua con le autobotti ai 200 clienti ancora presenti in albergo.
Dopo quasi due settimane è stato il giudice Cinzia Caleffi del Tribunale di Sassari ad accogliere il ricorso d'urgenza (ex art. 700 c.p.c.) presentato dall'avvocato Andrea Delias per conto della Roden S.r.l., società che gestisce l'hotel, e a ordinare
inaudita altera parte ad Abbanoa Spa di ripristinare immediatamente il servizio di erogazione dell'acqua. L'azione del gestore idrico è stata giudicata illegittima in quanto infondata «la pretesa creditoria riferita a consumi idrici pregressi riconducibili alla precedente società che gestiva l'albergo» spiega il legale, e confermando «la natura essenziale e primaria della fornitura dell'acqua che non può, per tali ragioni, formare oggetto di provvedimenti d'interruzione e/o sospensione».
Visti i numerosi condominii algheresi coinvolti nella querelle con Abbanoa Spa la questione potrebbe avere una certa rilevanza in futuro secondo l'avvocato Delias: «è illegittimo interrompere la fornitura dell'acqua e ciò indipendentemente dalle ragioni di credito avanzate che, allorchè fondate, ben potranno esser soddisfatte attraverso la richiesta al giudice di un'ingiunzione di pagamento delle somme dovute nei confronti dei morosi».
Nella foto: l'Hotel Capo Caccia
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