L’atleta algherese soddisfatta per aver gareggiato nella staffetta 4x100 ai mondiali di Grossetto. Resta l’ottimo risultato personale nel 100 metri
Per Maria Aurora Salvagno e le altre tre azzurre impegnate nella finale della staffetta 4x100 del campionato del mondo juniores non è arrivato il nuovo record italiano, dopo quello fatto segnare sabato nelle qualifiche: il 45’’19 di ieri sera nella pista di Grosseto le inserisce alle spalle delle campionesse del mondo degli Stati Uniti, della Giamaica, della Francia, del Trinitad e Tobago e dell’Australia. Dietro le azzurre la Polonia e la Germania, squalificata. Dunque cala il sipario su Grosseto e sui campionati mondiali juniores, che hanno regalato tante soddisfazioni all’Italia, e che alla fine hanno visto anche un’atleta sarda partecipare a una finalissima.
L’unico rammarico, vista la squalifica della staffetta delle tedesche, è stato non aver conquistato il quinto posto.
Irraggiungibili per Maria Aurora Salvagno, Claudia Pacini, Giulia Arcioni e Simona Ciglia le prime quattro posizioni. Le americane (Ashley Owens, Juanita Broaddus, Jasmine Baldwin e Shalonda Solomon) hanno chiuso in 43’’49 (nuovo primato stagionale), a undici centesimi dal record mondiale, che risale al ’99, fatto segnare proprio da una nazionale a stelle e strisce (Joyce, Williams, Robinson Buchanan, con 43’’38). Argento per le quattro giamaicane (Nichesha Anderson, Tracy-Ann Rowe, Anneisha McLaughlin e Schillonie Calvert) con il loro personale (43’’63). Sul terzo gradino del podio sono salite le francesi, con il nuovo record nazionale di categoria (43’’68).
Quarta Trintad e Tobago, anche loro con il primato nazionale (44’’14). Riuscendo a ripetere il tempo delle qualifiche, o semplicemente correndo intorno ai 45’’, per le italiane sarebbe arrivata la quinta posizione, giacché l’Australia ha chiuso in 45’’10. Dopo il record italiano juniores di sabato (44’’82), sperare era lecito. Per la sprinter algherese del Cus Sassari resta la soddisfazione di aver ottenuto una finale nel Mondiali, senza dimenticare il risultato personale nel 100 metri, con il passaggio del primo turno, prima dell’eliminazione nelle semifinali.
Commenti