Stasera alle 17,50 in diretta su Raisport Sat il quartetto della nazionale femminile cercheranno di raggiungere il podio nell’insperata finale
Claudia Pacini, Giulia Arcioni, Simona Ciglia e la velocista algherese hanno raggiunto un traguardo difficile, incidendo il loro nome nell’albo dell’atletica nazionale, grazie al record italiano fatto segnare ieri nella semifinale: 44’’82.
Cancellato il primato conquistato a Santiago del Cile, nel 2000, dal quartetto, formato da Marchetti, Avogadri, Amerighi e Calì (la neo campionessa italiana, protagonista mercoledì al memorial Delogu di Nuoro), con 44’’89. Ora per le azzurre c’è la finale di stasera, alle 17,50 in diretta su Raisport Sat.
La velocista algherese del Cus Sassari e le sue compagne ci arrivano con il quinto tempo. Obiettivo riuscire a migliorarsi, perché per raggiungere il podio bisogna davvero fare un tempo stratosferico: la staffetta degli Stati Uniti ha fatto segnare 44’’ netti, Trinitad e Tobago 44’’29, mentre la Francia è volata addirittura a 43’’85. Insomma tempi da far paura. Dopo aver centrato una finale quasi insperata (le azzurre erano arrivate all’appuntamento mondiale con il ventesimo tempo) il più è fatto: ora quello che verrà sarà tanto di guadagnato.
Tutte brave. E non potrebbe essere altrimenti: per arrivare in finale bisognava correre intorno ai 45’’. Invece le azzurre hanno fatto di più, conquistando un 44’’82 che vale l’appuntamento di oggi, l’ultima giornata dei campionati mondiali juniores di Grosseto, e significa nuovo record italiano di categoria. La velocista algherese ha corso la seconda frazione, con un ottimo cambio sia in entrata che in uscita. Il resto lo hanno fatto le sue compagne. Alla fine grande felicità.
La speranza c’era, come aveva detto la stessa Salvagno nei giorni scorsi: «Ci siamo allenate bene, soprattutto nei cambi. Ce la metteremo tutta». Così è stato. E ora la finale, contro vere e proprie armate della velocità. Questi i tempi della altre staffette approdate in finale: Francia (43’’85), Stati Uniti (44’’00), Trinitad e Tobago (44’’29), Germania (44’’58), Polonia (44’’78), Australia (44’’86) e Giamaica (45’’14), ma con gli ultimi metri della frazione finale corsi con Kimberly Smith colpita da infortunio.
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