La giovane, nata a Piatra-Neamt, ha ereditato la passione per questo sport dai genitori, e da circa un anno ha trovato anche l’amore nel circuito
ALGHERO - «La mia superficie preferita è il cemento, mentre il mio miglior colpo è il rovescio. Cerco sempre di fare un gioco d’attacco, spingendo da fondo. Quando ho iniziato a giocare? Beh, a tre-quattro anni. Era la passione dei miei genitori, e poi è diventata la mia».
Questa la breve presentazione tennistica che Roxana Andreea Vaideanu fa di se stessa. La giovane tennista, nata a Piatra-Neamt, in Romania, diciotto anni fa, quest’anno ha raggiunto i suoi best ranking sia in singolare (578esima), che in doppio (373esima). In singolo ha come miglior risultato la semifinale di Imola Tozzona (2006), doppiata proprio la settima scorsa dallo stesso piazzamento ottenuto a Settimo San Pietro. In doppio, invece, ha vinto a Torre del Greco (2006) e Pesaro (2007), oltre ad aver raggiunto due semifinali a Bari e Foggia-San Severo in questa stagione. Nel 2005 era nella formazione che ha vinto il campionato italiano di Serie A1.
Quali sono i tuoi programmi da qui alla fine dell’anno? Obbiettivi?
«Gioco Oristano, poi inizio la preparazione per il prossimo anno al Tc Parioli. L’obbiettivo? Tornare attorno alla 500esima posizione». (Attualmente è 715esima, ndr.)
Come vedi il tuo 2009?
«Credo e spero meglio di questo, anche perché peggio è difficile. Spero di lasciare i tornei da 10mila dollari e giocare più 25mila e 50mila».
Con chi vai in giro per i tornei? Hai qualche amica nel circuito?
«A volte viaggio da sola, altre volte con il mio maestro, Roberto Meneschincheri. Ma, vado d’accordo un po’ con tutte, non con una in particolare. Nell’ultimo periodo con la Meccico».
Che fai nel tempo libero?
«Ascolto musica, un po’ di tutto. Poi guardo la tv e leggo. Romanzi più che altro».
E il cuore?
«Beh, sono fidanzata da quasi un anno con un tennista». Roxana non ci vuole dire il nome, ma gli occhi le brillano della luce giusta…
Nella foto: Roxana Andreea Vaideanu
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