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Sassari NewsnotiziesardegnaSportTennis › Tennis: Giulia Bruzzone, dalle sconfitte si può imparare
Antonio Burruni 18 ottobre 2008
Tennis: Giulia Bruzzone, dalle sconfitte si può imparare
La giovane mancina genovese ha iniziato quest’estate a frequentare il circuito Itf


ALGHERO – Minuta, con una dolcezza e timidezza di fondo che non ti farebbero pensare ad una guerriera della terra rossa. Giulia Bruzzone, diciassette anni compiuti a marzo, dopo un assaggio nel 2007, sta facendo in questa stagione i primi passi nel circuito mondiale. Lo scorso anno è entrata in classifica mondiale, toccando la posizione numero 1291, ma ora sta facendo i primi risultati di rilievo, avendo raggiunto le semifinali del torneo di Mytilini, sia in singolare che in doppio.

«E’ vero, mi manca un solo risultato per entrare di nuovo in classifica. Ho preso punti sia a Jesi che a Mytilini».

La mancina genovese si presenta.
«Ho diciassette anni e sono di Genova, di Prà precisamente. Ho iniziato a giocare il circuito Itf-Wta a giugno. Prima mi ero buttata in tre tornei. Preferisco giocare sul veloce, ma la terra battuta non mi dispiace. Il mio colpo più sicuro è il dritto in diagonale, ma cerco di provare anche il lungo linea vincente. Ho iniziato a giocare ad otto anni, con un’amica dei miei genitori, che ha visto subito che “ci acchiappavo” e mi ha fatto iscrivere al Coni di Genova».

Qui a Settimo non è andata benissimo… Poi dove giochi?
«Si, non è andata benissimo. Il sorteggio poteva andare meglio. Ora ho un piccolo problema ad un piede, non so perché, ma spero di giocare Oristano, poi credo che inizierò il “periodo di carico”. Ricomincerò con i tornei a fine gennaio».

Con chi viaggi? Dove ti alleni?
«A Settimo sono venuta con Luciano, un osteopata. In altre occasioni mi accompagna un tecnico. Quando mi alleno al Mediterranèe di Pegli, nel circolo basso in terra battuta, c’è un maestro che mi segue».

A Settimo hai giocato in doppio con Marcella Cucca. Come mai?
«Beh, è capitato così. Prima di venire qua non ci conoscevamo neanche. Volevamo giocare ed abbiamo deciso di farlo insieme. Abbiamo perso, ma dalle sconfitte si può imparare tanto. Si fa esperienza».

Quali sono i tuoi prossimi obbiettivi?
«Sicuramente prendere la classifica al più presto. Poi salire nelle prime quattrocento, se ci si riesce. O comunque fare gli scalini giusti».

Cosa fai nel tempo libero?
«Vado al cinema con gli amici. Poi aiuto mia mamma con il mio fratellino, Andrea, che ha due anni. L’altro mio fratello, Luca, ha quattordici anni e fa canottaggio. Ora frequento il quarto anno al Liceo Linguistico. Poi, per l’università bisognerà vedere, comunque c’è tempo. Mi piace molto leggere. In borsa ho “Il signore degli anelli” e poi ho letto tutti gli Harry Potter. Mi piacciono i libri di avventura ed i fantasy. Qualcuno me lo consiglia mio fratello. Ora sto anche iniziando a leggere qualche “giallo”».

E l’amore?
«Non è facile, perché giocando a tennis non ci sono mai. Gioco, giro tanto. Per ora non c’è nessuno».

Nella foto: Giulia Bruzzone
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