ALGHERO – Anche il campione sardo in carica, Simone Muresu, partecipa al Torneo Internazionale di Alghero di tennis. L’olbiese, che compirà ventuno anno il 22 novembre prossimo, ha raggiunto la posizione numero 1563 nella classifica di doppio nell’annata 2004.

Per il campione regionale, giocare tornei internazionali in Sardegna porta qualche responsabilità, qualche emozione particolare?
«No no, nessuna. Qualsiasi partita porta un’esperienza nuova. Poi ora, il saldo degli incontri è positivo (quattro vittorie ed una sconfitta). In più, vedo del bel tennis ed è tutto di guadagnato».

Finora, hai disputato Futures solo nell’Isola. Quando pensi di iniziare a giocare oltre Tirreno?
«Ora ho preso il mio primo punto Atp ed ho più sicurezza di entrare nei tabelloni. Certo, le spese sono tante, ed andare in Penisola con il rischio di uscire al primo turno delle quali è alto».

Quali sono i tuoi programmi da qui a fine stagione?
«Dopo i Futures sardi giocherò due o tre Open. Poi, mi prenderò una settimana di riposo, visto che è da febbraio che non mi fermo. E da lì, inizierò la preparazione invernale».

Come e quando hai iniziato a giocare a tennis?
«Mio nonno aveva un circolo, quattro campi, proprio davanti a casa mia. Ho preso la racchetta in mano a tre anni e mezzo, poi ho giocato sette anni al Tc Terranova, sei al Geovillage e due a Cagliari. Ora, tornerò al Geovillage di Olbia. Lì c’è la mia famiglia e in più potrò proseguire gli studi alla Facoltà di Economia del Turismo».

Hai già approntato un programma per il 2009?
«Per ora no. Ne parlerò con i maestri del Geovillage per preparare un programma. Voglio sfruttare questo punto conquistato. A questi livelli, tranne qualche fenomeno, dal mio punto di vista sono tutti giocabili. Poi vorrei confermare il titolo di campione sardo, una cosa di cui vado molto fiero».

C’è già stata una partita, un momento in cui hai detto: “Ecco, ora sono un tennista vero”?
«Non mi sono mai sentito un tennista. Non è ancora arrivato quel momento. C’è un’idea per il prossimo anno e vedremo cosa si può fare».

Qual'è il tuo tennista preferito o comunque quello a cui pensi di somigliare di più?
«David Nalbandian. Tira forte, ma “sente” anche bene la palla, viene a rete. Fa un po’ di tutto, come piace a me».

Nella foto: Simone Muresu