Da qualche settimana, sulla linea gialla dello scuolabus utilizzata dagli alunni della scuola primaria, i genitori hanno scoperto che a settimane alterne il servizio viene svolto senza la presenza dell’assistente a bordo. «Decisione inaccettabile. I nostri figli viaggiano senza tutela, la sicurezza non può essere a turno»
ALGHERO - Le famiglie dell’agro algherese tornano a denunciare un nuovo disservizio nel trasporto scolastico. «Stavolta la misura è colma - denunciano - in gioco c’è la sicurezza dei bambini». Da qualche settimana, sulla linea gialla dello scuolabus utilizzata dagli alunni della scuola primaria, i genitori hanno scoperto che a settimane alterne il servizio viene svolto senza la presenza dell’assistente a bordo. Una scelta che lascia i minori completamente senza sorveglianza, affidati unicamente all’autista, costretto a occuparsi contemporaneamente di guida e vigilanza.
«È una decisione scellerata – denunciano i genitori – che mette a rischio i nostri figli e lo stesso conducente, costretto a lavorare in condizioni di insicurezza, in violazione dell’articolo 19 del D.Lgs. 81/2008». Le famiglie raccontano di aver cercato chiarimenti dalla società appaltatrice e dall’amministrazione comunale, ricevendo in risposta giustificazioni basate su una normativa del 1937, che non obbliga formalmente la presenza di un accompagnatore, salvo in casi di disabilità.
Questa interpretazione, sottolineano, ignora quanto stabilito dalla Corte di Cassazione con la sentenza n. 23464 del 19 novembre 2010: il Comune ha comunque l’obbligo di garantire un accompagnatore a bordo, proprio per la giovane età dei trasportati. In quella sentenza, la Cassazione ricordava che un bambino di 10 anni non può essere considerato “maturo” e che, in caso di incidente o danno, la responsabilità ricade sul Comune, tenuto ad adottare tutte le cautele necessarie per la sicurezza dei minori.
«Non vogliamo arrivare a contare i danni, né chiedere risarcimenti – spiegano le famiglie – vogliamo solo che i nostri figli viaggino sicuri. Tutti i giorni, non a settimane alterne». Le famiglie chiedono quindi una rinegoziazione urgente dell’appalto del servizio scuolabus, approvato nel 2022, e l’immediato ripristino della figura dell’assistente su tutte le corse. «La sicurezza dei bambini non può essere un servizio a intermittenza. È un diritto, non un lusso». Le famiglie dell’agro attendono una risposta immediata. E stavolta non accetteranno rinvii.
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