A firma di Marco Mattei, docente di Storia dell’arte al Liceo “Spano” di Sassari e artista affermato, che prende le mosse dalla “Carta dei diritti fondamentali dell’Unione Europea”
PLOAGHE - Il fascino dei murale incanta anche Ploaghe. In un periodo storico come il nostro, in cui si parla di diritti calpestati, il comune di Ploaghe commissiona su una parete di un edificio di proprietà comunale, un murale a firma di Marco Mattei, docente di Storia dell’arte al Liceo “Spano” di Sassari e artista affermato, che prende le mosse dalla “Carta dei diritti fondamentali dell’Unione Europea”, dalla quale l’artista ha estrapolato una sorta di “decalogo” di parole-chiave particolarmente significative.
Il grande quadrato della parete bianca degli alloggi a canone sostenibile, situati in ingresso in paese dalla strada per Osilo, viene attraversato da una serie di parole che individuano, al centro, una silhouette con il profilo di una ragazzina, che si riempie all’improvviso dei colori e degli abbinamenti più vivaci. Il concetto è chiaro: parole come “giustizia”, “parità di genere”, “lavoro”, “uguaglianza”, ed altre, trovano il loro reale significato quando sono rivolte ai giovani che, come la ragazza del dipinto, volgono il viso verso l’alto, a osservare il mondo dagli adulti. Significativamente, la prima parola a comparire, in alto, e a fare da guida alle altre, è “Istruzione”.
Un murale che oltre ad essere opera, diventa riflessione, luogo fisico di concetti ma ancor prima luogo ideale di condivisione e comunità. Per quanto diverso nello stile e nella mano, quest’opera si allinea concettualmente ad altri murales che il comune ha voluto realizzare in momenti storici particolarmente significativi come “Vicini ma lontani” durante la pandemia, e i “Candelieri” che invece rappresentano la festività e la fede di una comunità molto religiosa e dedita alla Madonna. Questo lavoro di Mattei, tra i più grandi di tutta l’isola, si porta dietro una grande umanità, che forse abbiamo perso e che è bene, anche solo con uno sguardo, continuare a cercarla, prima dentro di noi, e poi negli altri. Mattei, che ha partecipato a numerose mostre sia in Sardegna che nel resto d’Italia, ottenendo vari premi e riconoscimenti e collocando le sue opere in collezioni pubbliche e private, ha voluto lanciare questo messaggio dal piccolo ma vivo comune del Coros, invitando ad una riflessione profonda, sociale, umana sulla “Carta dei diritti”.
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