Il volume di Nadia Rondello su Simon Mossa inaugura la collana “Quaderni della Cineteca Sarda-Società Umanitaria”, mentre è in avanzata fase di realizzazione il secondo volume, Fiorenzo Serra regista, a cura di Antonello Zanda e Sergio Naitza
ALGHERO - Intellettuale versato in molteplici campi espressivi, dalla letteratura alla pittura, dall’architettura alla poesia, nonché ideologo ed esponente di spicco dell’autonomismo e indipendentismo sardo, Antonio Simon Mossa ha coltivato, fin dall’infanzia, un grande interesse per il cinema. Negli anni della sua formazione universitaria, in particolare si è cimentato come critico cinematografico, soggettista, sceneggiatore e regista, lavorando anche alla realizzazione di cinegiornali e film sperimentali e di soggetti e sceneggiature.
Una precoce ma prolungata esperienza nel mondo del cinema, la sua, finora mai emersa negli studi dedicati alla sua articolata attività, che Nadia Rondello ha ricostruito per la prima volta attraverso un rigoroso scavo in migliaia di carte inedite che, tra diari, lettere, soggetti, sceneggiature, bozzetti e note di regia, sono ora conservate presso la Cineteca Sarda Società Umanitaria: materiali ricchissimi che hanno permesso di riscrivere una pagina importante della storia del cinema nonché momenti significativi della cultura della Sardegna. Di pagina in pagina, prendono così vita e si animano le tensioni e le aspirazioni, le ambizioni e i sentimenti di tantissimi altri giovani di quegli anni, travolti dalla stessa passione per il cinematografo che era di un’intera generazione. Non a caso, l’esperienza e le attività del giovane Mossa si incrocia con quella di due altri sardi illustri, Fiorenzo Serra e Arturo Usai, autori di un cinema che sentirà il dovere di raccontare la propria terra “da dentro”, oltre ogni rappresentazione esotica o folkloristica.
Il volume di Nadia Rondello su Simon Mossa inaugura la collana “Quaderni della Cineteca Sarda-Società Umanitaria” mentre è in avanzata fase di realizzazione il secondo volume, Fiorenzo Serra regista, a cura di Antonello Zanda e Sergio Naitza, in uscita per il mese di novembre 2025. Dottore di ricerca presso l’Università degli Studi di Sassari, Nadia Rondello lavora nel settore dell’audiovisivo al Centro Servizi Culturali Alghero della Società Umanitaria e ha all’attivo saggi su figure e momenti emblematici del cinema italiano.
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