Il report consuntivo, nonostante gli sforzi dell'amministrazione, non può che essere negativo. Scelte discutibili hanno aggravato una situazione già di per se complicata. Occhi puntati sul nuovo appalto: Si decida, una volta per tutte, quale Alghero presentare ai turisti
Sembra proprio un film la cui trama si ripete, periodica, a distanza di pochi anni. Tramonti mozzafiato. Mare cristallino. Paesaggi da sogno, Ambiente da cartolina: benvenuti ad Alghero. C'è poi l'altra faccia della medaglia: sporcizia e inciviltà. Dilagante l'estate, come sempre accade. Complici la maleducazione mai domata, scelte sbagliate e decisioni rivelatesi quantomeno poco opportune, che hanno contribuito ad aggravare una situazione già di per se decisamente complicata. La stagione estiva ormai archiviata, sul fronte della gestione della nettezza urbana, nonostante gli sforzi dell'amministrazione, è decisamente da dimenticare. Perchè peggio di così, rimangono soltanto i cumuli sotto il Campanile della Cattedrale di Santa Maria come nel lontano 2008, e poi nel 2011. Anche allora erano periodi di transizione per l'approssimarsi degli appalti ed il cambio nella gestione del servizio.
A differenza di allora però, c'erano i cassonetti nelle strade (abbondantemente utilizzati ancora oggi in molte splendide città storiche e turistiche in Italia ed Europa) e non esisteva il tanto decantato
porta a porta. Un
mantra a cui Alghero ha deciso di dedicarsi, anima e corpo, che fino ad oggi però non ha certamente risolto il principale problema: rendere la città di Alghero finalmente decorosa, periferie comprese. Ha fatto lievitare considerevolmente i costi e portato in dote una percentuale di rifiuti differenziati elevata, numeri però che non valgono probabilmente sforzi e spese, ormai alle stelle. Anche gli annunciati sgravi regionali per i mirabolanti risultati, mai e poi mai si sono tradotti in risparmi per gli utenti. In più, oggi come allora, in tutti i quartieri - centro storico incluso - a tutte le ore della giornata ci si imbatte in rifiuti di ogni genere lungo le strade. A volte ben posizionati, perfino ordinati.
Il risultato è sotto gli occhi di tutti. Tutti i giorni della settimana: i ristoranti servono le pietanze all'ora di pranzo in mezzo a cataste di bustoni colorati, lo shopping si consuma tra lo slalom dei cartoni ammassati all'ingresso delle attività commerciali, mentre dai punti raccolta autorizzati - i cosiddetti
ecobox, che di ecologico mantengono soltanto il nome - si liberano miasmi, blatte e ratti. Per non parlare delle zone extra-urbane o periferiche, meglio stendere un velo nebuloso e starne alla larga. Anche le aree bonificate a fatica nel corso degli anni hanno quest'estate rivisto fiorire sporcizia e cumuli di rifiuti. Le cosiddette micro-discariche ormai disseminate un po ovunque. Per non parlare delle zone adibite ad ospitare i "cassonetti itineranti" per gli abitanti dell'agro algherese. Certi giorni di luglio e agosto, soprattutto in borgata, faceva spavento la distesa di cartacce, plastiche e sporcizia. Si decida, una volta per tutte, quale Alghero presentare ai turisti. Perchè con questo passo, si finisce per iniziare male perfino l'annunciato cambiamento.
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