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Cor 9 giugno 2023
«Nessuna chiusura radioterapia al Businco»
«I benefici attesi dalle nuove apparecchiature sono importanti, sia per la qualità delle cure, sia per i tempi d’attesa drasticamente ridotti». L’assessore regionale della Sanità, Carlo Doria, insieme ai vertici dell’Arnas Brotzu, l’azienda sanitaria che fa capo al Businco, ha così fatto chiarezza


CAGLIARI - «L’importante intervento d’ammodernamento tecnologico in programma non comporterà alcuna chiusura della radioterapia dell’ospedale oncologico del Businco». L’assessore regionale della Sanità, Carlo Doria, insieme ai vertici dell’Arnas Brotzu, l’azienda sanitaria che fa capo al Businco, ha così fatto chiarezza, nel corso di un incontro convocato oggi a margine del vertice strategico con la stessa Arnas Brotzu, l’Asl di Nuoro, l’Aou di Sassari e il Mater Olbia, sulle operazioni in corso che comporteranno la dismissione dei quattro macchinari vecchi di 15 anni e la sostituzione con altrettante nuove apparecchiature nell’ospedale oncologico centro di riferimento per la Sardegna.

«Nel corso dell’intervento di ammodernamento della radioterapia al Businco – sottolinea l’assessore Doria – resteranno sempre in funzione due macchinari e non uno, diversamente da quanto prospettato inizialmente. Dai primi di luglio grazie a una riorganizzazione, che porterà ad allungare i tempi delle sedute fino alle 23, abbiamo calcolato che il numero di prestazioni erogate dalle due macchine che resteranno in funzione andranno a essere di poco al di sotto di quelle finora erogate con quattro apparecchiature. Dal 15 ottobre avremo in funzione la prima delle nuove apparecchiature. Parliamo di macchinari per la radioterapia all’avanguardia con prestazioni elevatissime che consentono, con sole tre sedute, di ottenere gli stessi risultati che si otterrebbero con trenta effettuate con i vecchi macchinari ora in dismissione. Questo ci consentirà di accelerare e di incrementare ulteriormente le prestazioni, riducendo quindi i disagi».

«L’ammodernamento in corso – sottolinea l’assessore – è assolutamente necessario e non è più procrastinabile. È bene precisare che le vecchie radioterapie sono uscite fuori produzione e oggi non esistono più nemmeno i pezzi di ricambio. Allungare i tempi per la loro sostituzione avrebbe comportato rischi enormi, decisamente superiori ai disagi dovuti alla transizione che, invece, gestiremo al meglio grazie all’impegno e allo sforzo comune dell’Arnas Brotzu e delle altre aziende dell’Isola. L’obiettivo è mantenere in questi mesi tutti i trattamenti al Businco, ma metteremo in campo ogni possibile soluzione per rafforzare gli altri servizi presenti in Sardegna per dare supporto all’ospedale di Cagliari centro di riferimento regionale per l’oncologia».

L’assessore si è poi soffermato sulle ricadute dell’ammodernamento reso possibile grazie a un investimento da circa 20 milioni di euro di risorse del Cipe e del Pnrr con il cofinanziamento della Regione: «I benefici attesi dalle nuove apparecchiature sono importanti, sia per la qualità delle cure, sia per i tempi d’attesa drasticamente ridotti», conclude l’esponente della Giunta Solinas.
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Secondo i dati del Centro Nazionale Sangue, nel 2024 il fabbisogno regionale è stato di quasi 105.000 sacche, a fronte di poco meno di 79.000 raccolte dai donatori sardi, con il resto garantito da forniture provenienti da fuori Sardegna



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