Via libera ad una risoluzione che prevede più sostegno finanziario addizionale alle regioni insulari, che dovrebbero beneficiare anche di più flessibilità sugli aiuti di Stato e sul trasporto aereo e marittimo
CAGLIARI - Ieri è stata una giornata storica per le isole. E' stata approvata dall'Europarlamento una risoluzione con 577 voti favorevoli, 38 contrari e 10 astenuti che prevede più sostegno finanziario addizionale alle regioni insulari, che dovrebbero beneficiare anche di più flessibilità sugli aiuti di Stato e sul trasporto aereo e marittimo.
«Le isole, Sardegna compresa, spesso presentano svantaggi naturali molteplici e permanenti, quali dimensioni ridotte, in gran parte bassa densità di popolazione, sfide demografiche quali una pressione demografica stagionale, volume ristretto dei mercati, doppia insularità (isole e arcipelaghi), topografia difficile molto simile alle regioni montane, dipendenza dal trasporto marittimo e aereo o da un numero esiguo di produzioni. Tutti fattori che ostacolano lo sviluppo e che la Sardegna paga in termini di spopolamento, isolamento dei territori, mancato sviluppo e scarsa competitività» ha commen tato il Presidente della Regione Sardegna, Christian Solinas.
«È una battaglia che ci vede coinvolti tutti – ha proseguito il Presidente - e che come Presidente di una grande Regione insulare ho posto al centro del programma di governo, sia sul fronte interno italiano, mediante il riconoscimento del principio di insularità nella Costituzione della Repubblica, sia in sede europea, chiedendo la piena attuazione delle disposizioni del Trattato sul Funzionamento dell’Unione europea e una strategia specifica che permetta di modulare le politiche della UE alle sfide dei nostri territori».
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