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Red
16 gennaio 2021
Sanità nel Sulcis: «Adesso basta»
«Restituite la dignità alla sanità del Sulcis Iglesiente», è la richiesta inviata dal coordinatore regionale Gianfranco Angioni a nome del Direttivo dell´Usb Pubblico impiego settore sanità, al presidente della Regione autonoma della Sardegna Christian Solinas, all´assessore regionale della Sanità Mario Nieddu e al commissario dell´Assl Carbonia

CARBONIA - La Usb/Sanità denuncia «la pessima gestione dei vertici Asl 7 sull'emergenza Covid-19. Nello specifico, si pone l'attenzione sul fatto che nel mese di luglio è stato sancito un accordo tra sindaci e Regione, che individuava come sede del reparto Covid l'Ospedale “Santa Barbara” di Iglesias; Presso l'ospedale “Sirai” di Carbonia doveva essere istituito il reparto di Area grigia, zona filtro importantissima che aveva la finalità di accogliere i pazienti per il tempo necessario ad escludere con certezza una infezione da Covid 19, per poi destinarli nel reparto appropriato. Purtroppo, la mancata riorganizzazione di una rete sanitaria territoriale ha fatto si che, nel momento del manifestarsi dell'emergenza si palesasse la reale entità del depauperamento strutturale ed organizzativo perpetrato in tutti questi anni». A denunciarlo è il coordinatore regionale Gianfranco Angioni che, a nome del Direttivo dell'Usb Pubblico impiego settore sanità, ha inviato una missiva al presidente della Regione autonoma della Sardegna Christian Solinas, all'assessore regionale della Sanità Mario Nieddu e al commissario dell'Assl Carbonia
«Un'organizzazione mirata ai bisogni e alla necessità della popolazione avrebbe sicuramente permesso di preservare l'unico Ospedale del Sulcis-Iglesiente per curare tutte le altre patologie e ridimensionare l'epidemia da Covid nel Sulcis. Tutta questa pianificazione non è stata attuata dalla dirigenza Asl 7, così dal mese di ottobre i pazienti positivi al Covid-19 stazionavano in Pronto soccorso, luogo non adeguato per tale emergenza. Si fa presente la scelta scellerata dell'unificazione dei reparti di Chirurgia e Urologia – sottolinea Angioni - gli stessi sono stati smembrati ed accorpati per creare l'Area grigia, un reparto mai decollato. Il mese di dicembre ha visto la situazione degenerare, con dei focolai in Medicina, Chirurgia e Traumatologia. In buona sostanza, a causa di questa pessima gestione, non solo sono stati ridimensionati interi reparti che garantivano le cure ai cittadini del territorio, ma è stato disatteso il piano regionale di riorganizzazione della rete ospedaliera in emergenza al Covid-19».
«In questo drammatico contesto d'emergenza, acuito dalla grave e annosa carenza di personale infermieristico e oss, è stato messo a dura prova il lavoro del personale sanitario sempre più stremato da eccessivi carichi di lavoro non di meno sono state messe a rischio le attività assistenziali rivolte agli ammalati. Tragicomico il piano vaccinazione: mentre l'ospedale Sirai si trova in una situazione di grave emergenza sanitaria ed è il presidio ospedaliero più colpito dal contagio, pare che le vaccinazioni siano iniziate ad Iglesias. Sono note inoltre le vicende dei privilegi vaccinali oramai all'attenzione delle autorità giudiziarie. Per quanto esposto – conclude il coordinatore regionale del sindacato - l'Usb valuterà l'opportunità di segnalare alla Magistratura queste situazioni e nel contempo pretende dall'assessore delle risposte a queste domande: Perchè non è stato attuato il piano di riorganizzazione sanitaria regionale del 9 luglio 2020? Perchè non è stata istituita in tutti questi mesi l'Area grigia? Perchè le vaccinazioni sono partite da Iglesias e non dal centro più colpito (Carbonia)? Perchè non sono state potenziate le dotazioni organiche per l'emergenza straordinaria?».
Commenti
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