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Cor 22 marzo 2020
In giro per Sassari col bus: denunciati
133 controlli in totale, tra privati ed esercizi commerciali nella sola giornata di sanato a Sassari: denunciate sei persone che non hanno saputo motivare la loro presenza per strada


SASSARI - 133 controlli in totale, tra privati ed esercizi commerciali, e purtroppo sei denunce per violazione delle norme di contenimento del Covid-19, noto come coronavirus. Dopo i soli due casi registrati nell’attività di venerdì, che avevano fatto sperare in una riduzione delle persone che escono senza motivo, sabato la Polizia locale ha dovuto denunciare sei persone che non hanno saputo motivare la loro presenza per strada. Si tratta di uomini e donne di tutte le età, dai giovanissimi agli adulti. Tra questi, una coppia che ha scelto di passare le ore a girare sui mezzi pubblici, fino a quando l’autista, insospettito, non ha avvisato la Polizia locale. Quando sono arrivati gli agenti, i due erano già scesi dall’autobus.

Alla richiesta di autocertificazione, hanno risposto che erano in farmacia perché la ragazza (residente al centro storico) doveva acquistare un farmaco che però era finito (si trovavano a Li Punti). Gli agenti allora hanno accompagnato la coppia di nuovo all’interno dell’esercizio e hanno accertato che si trattasse di una menzogna. Entrambi denunciati. La mattina due giovanissimi passeggiavano per le vie di un quartiere della città, fermati, non hanno neanche provato a inventare scuse. Denunciati. Così come una donna trovata al centro storico che girava senza “comprovate motivazioni”.

Anche sabato è stato denunciato un runner, colto in flagrante mentre correva per le strade vicino a monte Bianchinu. Fermato, ha detto di avere capito che si potesse fare attività fisica all’aperto vicino alla propria abitazione. Motivazione non valida a Sassari dove l’ordinanza vieta corse e passeggiate, anche vicino a casa. In ogni caso l’uomo è risultato residente in tutt’altra zona della città. Anche per lui è scattata la denuncia per violazione dell’articolo 650 del codice penale. Tutti in regola invece gli esercizi commerciali controllati.

Il sindaco Gian Vittorio Campus anche ieri ha voluto sottolineare l’importanza di stare a casa, unico modo per contrastare il diffondersi del virus, nella maggior parte dei casi asintomatico. «Il virus sta girando in città, il virus è dappertutto. Il virus è dentro di noi, è nelle persone. Sono solo le persone che contagiano. L’unica maniera che abbiamo per fermarlo è tenerlo bloccato dentro di noi. Dobbiamo segregare il virus e impedirgli di passare da una persona all’altra». Così il virus sarà con noi ogni volta che varchiamo la soglia della nostra abitazione. Uscire senza motivazione, o cercare motivazioni per uscire, non è segno di furbizia, ma di grave inciviltà perché si mette in pericolo tutta la popolazione, soprattutto le fasce più deboli, si congestionano gli ospedali e si calpesta la dignità, la fatica e l’impegno di chi è obbligato a uscire perché in prima linea nella emergenza sanitaria. Per difendere tutti.

I controlli proseguiranno e verificheranno anche il rispetto dell'ordinanza firmata il 20 marzo dal sindaco Gian Vittorio Campus, che prevede la chiusura degli esercizi commerciali la domenica a eccezione delle farmacie e parafarmacie. Restano aperte anche le edicole e i tabacchini che vendono generi di monopolio. Tutti gli esercizi che fanno consegne a domicilio possono continuare a svolgere questa attività, anche nel fine settimana. È importante che si riducano allo stretto necessario anche le uscite previste nelle autocertificazioni: è fondamentale che sia una sola persona per nucleo familiare ad andare per acquistare generi di prima necessità e che questo avvenga il più raramente possibile.

La Protezione civile comunale chiede a tutti gli esercizi commerciali di generi di prima necessità, alle farmacie e parafarmacie che fanno consegne a domicilio di contattare la mail protezionecivile@comune.sassari.it. Lo scopo è quello di creare una mappa e un database di tutti gli esercizi che svolgono questo servizio, in modo che i cittadini sappiano a chi rivolgersi e non debbano uscire di casa. Nella mail si può anche indicare, oltre al nome del negozio, a cosa vende, ai contatti da rendere pubblici, se è possibile pagare con carte o bancomat alla consegna. Uscire per acquistare beni di prima necessità è tra le motivazioni ammesse, ma è necessario limitare quanto possibile gli spostamenti; avere l'opportunità di usufruire del servizio a domicilio è un'opzione da cogliere quanto più possibile. La Protezione civile comunale è contattabile anche allo 079279048 dal lunedì al venerdì, dalle 9 alle 13 e dalle 15 alle 17.
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