Un totale di 1750metri quadrati per venticinque appartamenti distribuiti su quattro piani. Il nuovo edificio Erp di Via Flumenargia, di proprietà del Comune di Sassari, è pronto per essere abitato
SASSARI - Un totale di 1750metri quadrati per venticinque appartamenti distribuiti su quattro piani. Il nuovo edificio Erp di Via Flumenargia, di proprietà del Comune di Sassari, è pronto per essere abitato. Una palazzina ad alta efficienza energetica, che può contare su un sistema fotovoltaico di autoproduzione ed un impianto solare termico.
I lavori di realizzazione dell'edificio, affidati alla Beltrami costruzioni, hanno preso il via nel 2016 con un investimento totale di 3milioni di euro. Gli alloggi da destinare all'edilizia residenziale pubblica hanno due differenti superfici: dodici misurano 50metri quadrati, e tredici circa 70. Questa mattina (mercoledì), si è svolta una visita al palazzo alla presenza del sindaco Nicola Sanna, dell'assessore comunale alle Politiche abitative Ottavio Sanna e di Carlo Beltrami, della Beltrami costruzioni. Due gli ingressi, uno principale su Via Flumenargia (dal quale sarà garantito anche l'accesso per l'area dei parcheggi al primo sottopiano) ed un altro solo pedonale, da Via Montello. Inoltre, è presente un'area verde.
«Costruire un nuovo edificio da destinare ad alloggi Erp, di proprietà del Comune, ci ha permesso di tenere in considerazione le esigenze delle famiglie destinatarie – ha commentato il primo cittadino - Se solitamente interveniamo con la manutenzione, ordinaria e straordinaria, su edifici datati, stavolta è stato possibile puntare su un'architettura di qualità, sull'alta efficienza energetica e sulla qualità del materiale impiegato». «Si tratta di un'opera importante, che aspettavamo di vedere conclusa – ha rilanciato l'assessore – Procederemo a breve ad assegnare gli alloggi seguendo la graduatoria. I nuclei famigliari che potranno accedere avranno la possibilità di scegliere il piano e l'affaccio, come accade solitamente. Le chiavi saranno consegnate entro gennaio».
Nela foto: un momento della visita
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