«Nessuna proprietà privata e per nessun motivo, può impedire l’accesso al mare alla collettività se la proprietà stessa è l’unica via per raggiungere una determinata spiaggia»
ALGHERO – Era stato
Valdo Di Nolfo a parlare pubblicamente del locale "El Trò", puntando gli occhi sulla nuova gestione degli ingressi, e di fatto, creandone un caso. Ma dopo chiarimento da parte della gestione del locale algherese, che con una nota a firma della
direzione, giustificava il blocco all’ingresso per motivi di sicurezza e non solo, non si sono fatte attendere le repliche, dai toni tutt’altro che distensivi. Diverse le mail arrivate in questi giorni infatti in redazione, e tutte puntano il dito contro la decisione di impedire il libero accesso al locale. «La decisone di fare accoglienza e prevenzione dei disturbi nel marciapiede antistante le scale (transennato per l’occasione), impedendo arbitrariamente l’accesso all’interno di un’area demaniale, integra un abuso, e non un servizio reso alla collettività». Questa la precisa accusa di un lettore. «La necessità di tutelare l’ordine pubblico e la sicurezza, specialmente “sul marciapiede antistante le scale” (suolo pubblico), non è infatti compito della direzione del Trò, ma esclusiva competenza delle forze di polizia a ciò deputate –continua- mascherare quindi questo arbitrario comportamento lesivo dei diritti altrui, come necessità di prevenire “risse e disordini che in passato arrecavano fastidio a coloro che, residenti e non, tentavano di dormire nei paraggi”, risulta una giustificazione a dir poco insensata, oltre che mistificatoria della realtà». Se dunque, per esigenze di immagine o di marketing, esiste la volontà di effettuare una selezione, o di far pagare un biglietto per accedere al locale (si auspica con regolare emissione di scontrino fiscale e biglietto SIAE), questa può essere effettuata solo all’interno delle mura del locale, e non arbitrariamente sul suolo pubblico, scrivono in molti, confermando di essere stati loro stessi fermati all’ingresso. Nelle mail inviate ad Alguer.it, non mancano anche alcuni “suggerimenti” indirizzati proprio alla direzione del locale: «Per non “distogliere importanti risorse ed energie alla supervisione ordinaria della serata, priorità più importante”, non è necessario “distaccare un addetto alla sicurezza (dalle transenne sul marciapiede) per controllare che questi signori non entrino nella struttura ma rimangano al mare”, ma è sufficiente far lavorare gli addetti alla sicurezza all’interno della struttura del locale, e non per strada». Prosegue la discussione, intanto ad Alghero, anche a detta di tanti gestori d’intrattenimento, la notte sta pian piano morendo. Ma questa è un’altra storia.
Nella foto il locale "El Trò"
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