L´intesa dei consumatori diffonde i consigli per l´utilizzo della moneta elettronica soprattutto durante questi giorni di frenetiche compere
I mezzi di pagamento alternativi al denaro contante, primo fra tutti la carta di credito, hanno da tempo preso piede nel nostro paese, diffondendosi velocemente tra i cittadini che hanno modificato le proprie abitudini, attratti dalla comodità e dai vantaggi offerte da tali monete virtuali. Ma non è tutt´oro quello che luccica, come dimostra la notizia odierna di una truffa messa in atto attraverso un furto d´identità e l´acquisto di carte di credito a nome di ignari cittadini.
Questo capita, afferma l´Intesa, anche a causa della carenza di controlli delle società esercenti le carte di credito, interessate ad aumentare il proprio giro d´affari, e per la superficialità dei commercianti, che non richiedono mai un documento d´identità quando si effettua un pagamento con moneta elettronica. Ecco dunque i consigli dell´Intesa dei consumatori:
DECALOGO PER DIFENDERSI DA FRODI, TRUFFE ED USO FRAUDOLENTO DELLE CARTE DI CREDITO
Se avete effettuato un acquisto mediante la vostra carta di credito e con noncuranza buttate (o perdete) la ricevuta che l´esercente vi ha consegnato, prestate attenzione perché tale trascuratezza può costarvi molto cara: numerosi utenti hanno infatti denunciato addebiti sulla loro carta di credito mai effettuati ed usi fraudolenti, non già dall´uso diretto di carte smarrite o rubate, ma del numero delle loro carte di credito. In moltissimi casi (provare per credere) basta comunicare il numero di una carta e la data di scadenza (registrati sulle ricevute che l´esercente deve consegnare come prova di acquisto) per poter tranquillamente effettuare ordini telefonici e relativi pagamenti delle merci o di beni e/o servizi i più disparati, solo che (dettaglio non irrilevante) l´addebito verrà effettuato non all´ordinante, ma al titolare di quel numero di carta di credito.
1) Conservare con cura la carta, lontano da fonti magnetiche; non graffiarne la banda magnetica
2) Non conservare il PIN (numero segreto) assieme alla carta;
3) Ricordarsi di verificare ogni sera che la carta sia ancora in vostro possesso;
4) Conservare le ricevute fino all´arrivo dell´estratto conto per poi distruggerle, evitando di buttarle ancora leggibili nella spazzatura;
5) Evitare di fornire il numero di carta a soprattutto ad interlocutori telefonici;
6) Evitare nella maniera più assoluta di utilizzare la carta per acquisti via Internet o per transazioni elettroniche via filo; in caso di assoluta necessità di operare acquisti per questo canale, verificare che il sito sia protetto (nella videata la presenza dell´icona "lucchetto", aperto finché si sta operando, ma che si chiude al termine della transazione) e che appaia una piccola chiave o la sigla "Ssl" (Secure socket layer) oppure Set per l´invio dei dati in forma crittografata;
7) Pretendere dal negoziante che la transazione, ossia il pagamento di un bene o di un servizio, sia effettuata "a vista".
8) La raccomandazione 489/97 CE, del 30 luglio 1997, relativa a salute e sicurezza dei consumatori, stabilisce che il titolare di una carta di credito, non è responsabile delle perdite derivanti dallo smarrimento o furto dello strumento elettronico di pagamento dopo aver eseguito la prescritta notificazione (in genere con denuncia effettuata nelle 48 ore) e che, fino al momento della stessa notificazione, il titolare sostiene la perdita subita in conseguenza dello smarrimento o del furto nei limiti di un massimale pari a 150 Euro (circa 290 mila lire).
9) Conservare i numeri telefonici (in genere Numeri Verdi) forniti dal gestore della carta per eventuali blocchi a seguito di furti e smarrimenti. Effettuare immediatamente dopo la denuncia presso l´Autorità giudiziaria (Carabinieri, Polizia, ecc.).
10) Inviare appena possibile alle società emittenti, una raccomandata avviso di ritorno, allegando la denuncia rilasciata dall´Autorità Giudiziaria, per contestare l´eventuale uso fraudolento.
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