Potito Starace, il tennista che dovrebbe guidare la nazionale italiana alla vittoria contro il Lussemburgo, polemizza sulla rinuncia di Volandri e sul comportamento della Federtennis. Ma rassicura tutti: «Ad Alghero vado»
ALGHERO – A poco meno di una settimana dall’arrivo della nazionale italiana ad Alghero, per ambientarsi in vista della sfida di Coppa Davis in programma in città da venerdi 20 a domenica 22 Luglio, il clima è già rovente. Come in ogni buona vigilia che si rispetti, anche stavolta parte una polemica tra giocatori e federazione. E’ Potito Starace, numero uno azzurro per l’occasione, a mostrare tutta la sua contrarietà per come è stata gestita la “situazione-convocazioni” con la rinuncia di Filippo Volandri, il tennista italiano meglio piazzato nel ranking Atp. Storace, contattato da alcuni giornalisti poco prima del suo esordio nel torneo di Gstaad, ne ha per tutti. «Questa Davis è un disastro – attacca Potito – ci sono sempre cose che danno fastidio. La Federazione e Barazzutti – sottolinea – farebbero bene a chiarire certe cose. Per cominciare, il perché della mancata convocazione del numero uno italiano, Volandri. Mi è stato detto – prosegue “Poto” – che sul veloce non è competitivo e che sono io il numero uno, una risposta di comodo. A meno di infortuni . chiarisce – a giocare per l’Italia si va sempre, anche per uno spareggio per evitare la serie C contro il Lussemburgo. Ad Alghero vado – chiarisce il numero 46 della classifica mondiale – anche se mi costa una dolorosa rinuncia come il torneo di Stoccarda (torneo per il quale Volandri, secondo le dichiarazioni ufficiali, ha rinunciato alla convocazione in maglia azzurra, ndr.)». La fine delle dichiarazioni del tennista di Cervinara è chiara: «Finiscano di raccontare schicchezze, non mi va di essere preso in giro, Volandri doveva essere convocato: o tutti o nessuno. Questo è il concetto». Le esternazioni di Storace non cambieranno la composizione del quartetto azzurro che arriverà domenica sera ad Alghero, ma è sintomatico di un malessere che si è venuto a creare con il no, concordato con la Federtennis, di Filippo Volandri alla Davis. Va ricordato che il livornese non ha giocato neanche nella trasferta infausta dello scorso mese di Aprile a Tel Aviv. Intanto, la preparazione degli azzurri prosegue in giro per il mondo, ma su superfici diverse da quella li attende ad Alghero. Potito Starace è testa di serie numero otto del tabellone del torneo svizzero di Gstaad, che si gioca sulla terra battuta (nel primo turno ha battuto 7-6 6-1 il ceco Jan Hajek, 146esimo nella classifica mondiale). Nello stesso torneo è impegnato Andreas Seppi (111 Atp), bloccato però dalla pioggia, mentre conduceva 3-1 40-30 contro lo spagnolo Bartolome Salva-Vidal (340 Atp), che nell’ultimo turno delle qualificazioni ha battuto Fabio Fognini. A Bastad, dove la testa di serie numero cinque è Volandri (vincente sul corregionale Federico Luzzi 4-6 7-5 6-1, ora lo attende il russo Yuri Schukin, 169 Atp), terra svedese amara per Simone Bolelli (77 Atp), sconfitto al primo turno, con un periodico 6-3, dal “padrone di casa” Robin Soderling, numero sei del seeding scandinavo e numero 26 al mondo. Settimana sull’erba invece per Daniele Bracciali (139 Atp), che ha però già perso all’esordio, 6-2 6-1, contro la wild card statunitense Scoville Jenkins (367 Atp).
Nella foto: Filippo Volandri. La sua rinuncia alla convocazione, ha “scaldato gli animi” in casa Italia
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