Red
4 luglio 2017
Visita con sorpresa nel carcere di Bancali
Una 46enne, familiare di un detenuto, è stata fermata perchè aveva con se varie dosi di cocaina, probabilmente destinate proprio al recluso

SASSARI – Oggi (martedì), nell’Istituto penitenziario di Bancali, la Polizia penitenziaria in servizio ai colloqui familiari-detenuti, insieme ai colleghi del Reparto Cinofili di Badu’e Carros di stanza a Nuoro, hanno fermato una 46enne, che aveva con se varie dosi di eroina, molto probabilmente destinate al familiare recluso. Il servizio, come da disposizione del Prap Sardegna, indirizzato ad un normale controllo e repressione dei reati contro la droga, ha portato a segno un altro risultato positivo.
Questa volta è stato il “poliziotto a quattro zampe" Jedro, un rottweiler, a segnalare la donna alla quale è stata subito eseguita una perquisizione personale che dava esito positivo con il ritrovamento della sostanza stupefacente, che era ben nascosta in un involucro termosaldato all’interno di un piccolo contenitore in plastica (pare, un contenitore per rullini di macchina fotografica). «Ottimo lavoro della Polizia penitenziaria al quale rivolgiamo i nostri complimenti», dichiara il segretario generale aggiunto del Fns Cisl Giovanni Villa.
«Ancora una volta, viene dimostrata la professionalità di questi operatori della sicurezza. Un servizio andato a buon fine nel quale hanno collaborato all’unisono i poliziotti penitenziari che lavorano presso i colloqui familiari detenuti e quelli del Reparto Cinofili del Distaccamento regionale di Nuoro a Badu’e Carros. Ancora una volta, chiediamo più attenzione da parte dell’amministrazione penitenziaria per un’azione più efficace sul controllo del fenomeno di introduzione di sostanze stupefacenti in carcere. Da tempo chiediamo più personale e mezzi per migliorare la complessa gestione del carcere sassarese e per un più ampio servizio dei controlli da parte del Reparto Cinofili della Polizia penitenziaria in tutte le carceri sarde», conclude Villa.
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