Intanto le associazioni dei consumatori si riservano di presentare un esposto alla Procura della Repubblica di Roma affinchè accerti un eventuale abuso di atti d´ufficio da parte dell´azienda pubblica
Partita male, la vicenda di "Raiot - Armi di distrazione di massa", rischia di finire peggio. Dopo il blocco del programma in zona cesarini da parte del direttore di rete Ruffini e la successiva messa in onda seguita da polemiche, ora la Rai ha deciso per la sospensione temporanea. Non basta: le restanti 5 puntate verranno registrate, visionate e poi (forse) messe in onda dopo eventuali tagli.
Come a dire: ti lasciamo far satira, cara Sabina Guzzanti (foto), ma solo quella che piace a noi.
Intanto, in difesa di Raiot intervengono nuovamente ADUSBEF, CODACONS e FEDERCONSUMATORI. Già ieri le 3 associazioni avevano chiesto la promozione del programma in prima serata visti gli ottimi ascolti fatti registrare e gli innegabili benefici non solo in termini di incassi pubblicitari per la Rai.
"Il programma della Guzzanti non può essere sospeso - sostengono ADUSBEF, CODACONS e FEDERCONSUMATORI - perché, così facendo, si determinerebbe un grave danno all´azienda di Stato e ai teleutenti; le critiche mosse alla trasmissione, così come la non condivisibilità di sketch o immagini in essa contenute, non possono essere motivo di cancellazione, seppur momentanea, dal palinsesto di Rai3. Infatti - proseguono le 3 associazioni - se la Rai seguisse lo stesso criterio adottato per RAIOT, dovrebbe sospendere dal palinsesto molti altri programmi nei quali vengono mostrate situazioni allucinanti e discutibili ( a partire da INCANTESIMO, dove un avvocato malato di aids contagia donne a non finire!) o sparate parolacce a non finire (vedi L´Isola dei famosi)".
Ma siccome queste trasmissioni portano audience, e quindi soldi e benefici alla rete di Stato, vengono mantenute nel palinsesto. Non si capisce quindi perché RAIOT debba rappresentare un´eccezione a tale politica del "brutto ma visto".
Proprio per tutelare i teleutenti, che sarebbero doppiamente danneggiati dalla sospensione di Raiot (sia sul piano del gradimento che su quello economico, visto che pagano il canone) , ADUSBEF, CODACONS e FEDERCONSUMATORI diffidano il dg della Rai Cattaneo a non accettare l´invito del CdA, e si riservano addirittura di presentare un esposto alla Procura della Repubblica di Roma affinchè accerti un eventuale abuso di atti d´ufficio da parte dell´azienda pubblica.
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