««Le forme per tagliare le tasse si trovano, ci sono. Serve la determinazione per fare un gesto di sovranità» spiega il leader del Partito dei Sardi Franciscu Sedda. Nuovo cortocircuito nella giunta regionale dopo quello all'interno del Pd
ALGHERO - Di fronte alla mobilitazione dei sindaci del Nord Ovest per la fuga di Ryanair [
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GUARDA], il partito dei Sardi propone che sia la Sardegna in piena autonomia a tagliare le tasse aeroportuali «volute dallo Stato italiano» e indicate dal vettore low cost «come causa del ridimensionamento della sua presenza» nell'Isola. L'idea è del segretario nazionale del PdS, Franciscu Sedda, che scatena un nuovo cortocircuito politico nella giunta Pigliaru di cui è alleato. Il secondo nella maggioranza in Regione dopo quello più eclatante nel Pd, partito dello stesso Presidente, e dell'assessore ai Trasporti Massimo Deiana [
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«Le forme per tagliare le tasse si trovano, ci sono. Serve la determinazione per fare un gesto di sovranità» - chiarisce il leader del partito -. L'ho detto tempo fa quando sembrava che la pressione del nostro Governo sullo Stato avrebbe dato i suoi frutti, lo ribadisco oggi: mai mettersi nella condizione di dover dipendere dalle scelte altrui».
«Meglio fare uno sforzo d'inventiva politica - incalza Sedda - e se serve anche un sacrificio economico pur di non diventare ostaggio della slealtà, della lentezza, della distrazione, degli interessi non prioritari o divergenti dello Stato italiano. Ma anche di Ryanair - attacca Sedda - Io credo che sarebbe bastato il solo annuncio di una misura politico-fiscale di questo tipo per far uscire allo scoperto tanto lo Stato quanto Ryanair, mettendoli entrambi davanti alle rispettive e diverse responsabilità». Intanto prosegue la road map dei sindaci [
LEGGI]: oggi ad Alghero si deciderà sull'ipotesi di convocazione urgente della seduta di Consiglio comunale a Cagliari: sempre questa sera a Bosa si riunirà la prima assise sarda con all'ordine del giorno l'approvazione del documento di rivendicazione da recapitare in Regione; mentre domani nel nuovo tavolo con sindaci, imprese e sindacati si concorderanno le prossime tappe non solo nel capoluogo ma anche a Roma e Bruxelles.