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Red
6 luglio 2016
«Sogeaal e Sogaer, Deiana riferisca le manovre»
La richiesta arriva a mezzo stampa dal capogruppo dei Riformatori Sardi – Liberaldemocratici in Consiglio regionale, Attilio Dedoni. Intrecci sempre più consolidati tra politica e affari

ALGHERO - «L’assessore Deiana deve presentarsi in Commissione Trasporti e fare chiarezza sulle manovre che vedono coinvolta un’ampia parte del sistema aeroportuale sardo. Le voci che circolano con sempre maggiore insistenza sui soggetti che sarebbero interessati a rilevare gli scali di Cagliari e Alghero mostrano un centrosinistra che, come è nel suo patrimonio genetico, non si fa troppi scrupoli nel far andare a braccetto politica e affari. Per questo, il collega Giovanni Satta, in rappresentanza dell’opposizione, ha richiesto che il Presidente della Commissione convochi in audizione l’Assessore: un settore nevralgico per lo sviluppo della Sardegna come quello del trasporto aereo non può e non deve diventare proprietà esclusiva di una corrente di partito», dichiara il capogruppo dei Riformatori Sardi – Liberaldemocratici in Consiglio regionale, Attilio Dedoni.
«Che il Partito Democratico sardo, attraverso i suoi massimi esponenti, abbia una solida e radicata presenza negli ambienti economici e finanziari dell’Isola, è cosa nota ai più», prosegue Dedoni. «Il recente interessamento che ci sarebbe stato, per i due aeroporti in fase di privatizzazione, da parte di un fondo di investimento nei cui organi direttivi siedono esponenti immediatamente collegabili a tale partito non può che contribuire a tratteggiare un quadro a tinte fosche. E allora è bene che Deiana si presenti quanto prima in Commissione, per spiegare le ragioni che hanno portato a presentare e subito ritirare, per ben due volte, il bando per la cessione di Fertilia, e quali sono le prospettive dello scalo di Elmas, di cui la Camera di Commercio, commissariata e controllata dalla stessa Giunta regionale targata Pd, non ha mai fatto mistero di volersi disfare».
«E magari potrebbe spiegare anche le scelte incomprensibili che stanno portando alla privatizzazione di Fenosu, con lo stop all’ampliamento della pista già finanziato con fondi statali, l’abbandono dello scalo, la cessione delle quote azionarie in mano pubblica e la comparsa di soggetti legati agli ambienti universitari isolani che continuano a dirsi interessati a rilevare lo scalo ma che non concludono l’acquisto, mandando deserto il primo bando e proiettando un’ombra di incertezza anche sul secondo, in scadenza il prossimo lunedì». «Il sistema aeroportuale sardo, in oggettiva difficoltà, si trova al centro di una partita che vede contrapposti gli interessi di una ben precisa parte politica a quelli del Qatar e degli Emirati Arabi, che da qualche anno stanno cercando di fare della Sardegna una sorta di ‘dependance’ e un avamposto da cui partire alla conquista dei mercati europei», conclude il capogruppo. «Quali benefici possano derivare ai sardi da questo scontro tra poteri politici e finanziari che si sta consumando sopra le loro teste, è difficile immaginarlo. Speriamo che almeno l’assessore Deiana sia in grado di spiegarcelo».
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