|
Red
2 luglio 2016
Rotti gli indugi: mezza Sardegna prepara la rivolta
Aeroporto al collasso. Mario Bruno, Andrea Soddu, Luigi Mastino e Nicola Sanna chiamano a raccolta tutti i sindaci del nord e centro Sardegna e insieme alle associazioni di categoria e al comparto economico convocano una prima riunione per martedì 5 luglio ad Alghero

ALGHERO - Rotti gli indugi, dal territorio si prepara una clamorosa azione di protesta nei confronti di Regione e assessorato ai Trasporti. E' sempre più forte l'urlo di dolore che parte dai cittadini, le imprese e il comparto economico che più di tutti paga il pesante ridimensionamento dell'aeroporto di Alghero. Una crescente protesta supportata dai comuni di Alghero, Nuoro, Bosa e Sassari che chiamano a raccolta i rappresentanti istituzionali del centro e nord Sardegna, i vertici territoriali delle associazioni di categoria, i sindacati e semplici imprenditori.
La cancellazione di 14 rotte estive dallo scalo algherese da parte di Ryanair, la decisione di chiudere la base a partire dal 1 novembre prossimo, stanno facendo emergere in tutta la loro gravità la situazione di crisi del comparto dell'accoglienza e la paralisi dell'economia di un intero territorio, dal sassarese, al nuorese, fino alla Planargia Montiferru. Si evidenzia il 40% in meno circa di passeggeri nello scalo algherese.
«Non è più accettabile una attesa così prolungata senza l'assunzione di decisioni da parte di chi ha titolo per intervenire». Entro qualche giorno, tra l'altro, scadono i termini per la privatizzazione della Sogeaal, a rischio ormai della perdita della concessione quarantennale e della sua stessa sopravvivenza. Per affrontare la problematica e assumere le doverose iniziative è programmata ad Alghero, martedì 5 luglio (dalle ore 15) nei locali de Lo Quarter in largo San Francesco, un'assemblea urgente aperta alla più ampia partecipazione. Anche l'Anci, in occasione dell'assemblea prevista lunedì ad Abbasanta, estenderà l'invito a tutti i comuni della Sardegna.
|