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A.B.
29 gennaio 2016
«A Brindisi per conquistare i due punti»
Questo pomeriggio, nella Club House societaria di Via Pietro Nenni, il coach del Banco di Sardegna Dinamo Sassari Marco Calvani ha incontrato la stampa in vista del lunch match in programma domenica al PalaPentassuglia con l’Enel Brindisi, nella sfida valida per la terza giornata di ritorno del campionato

SASSARI - Questo pomeriggio (venerdì), nella Club House societaria di Via Pietro Nenni, il coach del Banco di Sardegna Dinamo Sassari Marco Calvani ha incontrato la stampa in vista del lunch match in programma domenica al PalaPentassuglia con l’Enel Brindisi, nella sfida valida per la terza giornata di ritorno del campionato nazionale.
Dopo la vittoria con Saragozza si pensa subito al campionato.
«Certo, andiamo a Brindisi alla ricerca dei due punti, perché poi quello che conta per la classifica sono quelli. In diverse occasioni ci siamo dati soddisfazione per l’espressione di un buon gioco ma poi abbiamo perso la partita, come successo a Cremona, quindi diventa prioritario vincere».
Che squadra è l’Enel Brindisi?
«Brindisi, come molte squadre, si è rinforzata in vista del girone di ritorno, inserendo un giocatore come O.D.Anosike, uno dei migliori delle passate stagioni: questo certifica quanto vogliano fare bene e muovere la classifica. Come sempre accade nei team allenati da Piero Bucchi, l’Enel è una squadra che fa del sistema e delle esecuzioni il suo fondamento. Sappiamo dunque che non basterà difendere 20”, ma fino alla sirena: i giocatori hanno caratteristiche chiare e definite, Kadji (che voi conoscete bene) rappresenta uno dei terminali pericolosi».
Come procede l’inserimento di Mitchell?
«Credo che il ragazzo si stia ambientando e stia cercando di trovare la sua dimensione. È compito nostro fargli capire dove è arrivato e con quale missione, in tempi relativamente brevi, lui è in una fase di studio dei compagni e del coach. Credo sia rimasto sorpreso molto positivamente dell’ambiente cittadino e societario. Soprattutto la serenità della società anche dopo la sconfitta di Cantù, prima del match con Saragozza».
Il suo bilancio personale dopo due mesi a Sassari?
«Mi sono già espresso positivamente sulla società, sulla città e i tifosi ho avuto da subito un’impressione positiva anche se ho vissuto poco la città in senso stretto. Come è normale si trova sempre chi ti gradisce e chi no, io vado per la mia strada, utilizzando le critiche come motivo di crescita».
Nella foto: coach Marco Calvani
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