OZIERI - Il fascino de La Grande Prosa e della Danza al Teatro Civico Oriana Fallaci di Ozieri con la Stagione 2015-16 organizzata dal CeDAC/ Circuito Multidisciplinare della Sardegna con il patrocinio e il sostegno del Comune di Ozieri: sei i titoli in cartellone dal 16 gennaio al 13 aprile 2016 con i grandi nomi della scena italiana, tra capolavori shakespeariani e classici del Novecento, pièces contemporanee e la magia del balletto, per un avvincente e colorato affresco della società, tra vizi e (rare) virtù.

Si alza il sipario sulla stagione 2015-16 organizzata dal CeDAC/ Circuito Multidisciplinare della Sardegna con il patrocinio e il sostegno del Comune di Ozieri: tra i protagonisti attori del calibro di Massimo De Francovich e Maximilian Nisi in “Mister Green” di Jeff Baron; Paolo Bonacelli e Cochi Ponzoni, interpreti di “Classe di ferro” di Aldo Nicolaj; artisti di punta della nuova generazione, come i pluripremiati Filippo Dini e Antonio Zavatteri, diretti da Carlo Sciaccaluga nell’“Otello”. Sotto i riflettori anche volti noti del grande e del piccolo schermo, come Francesco Pannofino ed Emanuela Rossi, ne “I suoceri albanesi” di Gianni Clementi e una giovane compagnia I Sacchi di Sabbia, con le allegorie poetiche di “Piccoli suicidi in Ottava Rima - Vol. I e II”; suggellerà la stagione un classico della storia del balletto, “Romeo e Giulietta”, nella versione di Davide Bombana con i giovani danzatori della compagnia Junior – Balletto di Toscana.

Ouverture nel segno dell'ironia – sabato 16 gennaio alle 21 - con “Mister Green” di Jeff Baron nella mise en scène di Theama Teatro con due straordinari interpreti, Massimo De Francovich e Maximilian Nisi, diretti da Piergiorgio Piccoli: la commedia racconta l'incontro “traumatico” - per un incidente stradale – tra l'anziano proprietario di una lavanderia in pensione e un giovane manager in carriera. Accusato di “guida pericolosa”, Ross Gardiner, impiegato in una multinazionale,viene condannato ad assistere la vittima, l'ottuagenario Mister Green, una volta alla settimana per sei mesi: la frequentazione obbligata mette in contatto due universi diversissimi. La pièce pluripremiata, rappresentata in oltre 40 paesi, e tradotta in 24 lingue, incentrata sul confronto tra generazioni e stili di vita differenti, parla di fedeltà e tolleranza, di sentimenti e umane fragilità.